domenica 16 dicembre 2012

Il Devon

Oggi mi piacerebbe cambiare argomento: voglio parlare di una contea dell'Inghilterra famosa per la sua bellezza naturale e spesso incontaminata, il Devon (o come lo chiamano impropriamente gli inglesi "Devonshire"). Ho avuto la fortuna di visitarlo diverse volte, e non me ne sono mai pentito!

Il Devon è una contea situata nella parte Sud-Ovest dell'Inghilterra, poco a Nord rispetto alla Cornovaglia; è una delle contee più grandi dello Stato e la sua economia si basa principalmente sulla pesca: è inoltre l'unica contea bagnata da due mari (il canale di Brisol a Nord, che si affaccia sull'Oceano Atlantico, e la Manica a Sud). La morfologia del Devon è unica in Inghilterra: le coste sono spesso rocciose, anche se non mancano tratti pianeggianti e sabbiosi, e l'interno della regione è formato da moltissime colline (fatto strano visto che il resto dell'Inghilterra è totalmente pianeggiante - ad esempio il Cambridgeshire).

Nel Devon non sono presenti grandi città: la più grande è Plymouth che si trova nella parte merdionale della contea, ma la città più importante è Exeter, sede dei principali uffici amministrativi e principale centro turistico della regione. Ad Exeter c'è anche la sede della decima università più prestigiosa della Gran Bretagna, la "University of Exeter" (forse la conoscete perchè è lì che ha studiato l'autrice dei libri di Harry Potter, J.K. Rowling). Ma la contea vanta anche moltissimi piccoli centri di grande interesse per la loro bellezza e per il fatto di essere spesso "incontaminati": mi riferisco a cittadine come Barnstaple, o addirittura piccoli villaggi come South Molton e Molland. Se è la natura ciò che vi piace, allora posso assicurarvi che il Devon è il posto adatto per voi.

In questa contea ho avuto la possibilità di visitare un luogo incredibile, la "Valley of the Rocks". Tale valle è situata nella parte settentrionale della regione; è famosa per la sua composizione morfologica e per il fatto che da lì è possibile avvistare le coste del Galles. Ogni anno sono molti i turisti che la visitano e rimangono affascinati dal panorama, e dalle piccole caprette che saltellano sulle rocce. Io ci sono stato a Gennaio (beh non è sicuramente il mese migliore), ma l'ho apprezzata comunque.

Quanto alla popolazione, il Devon è pieno di persone accoglienti e alla mano. Per farvelo capire vi racconterò qualcosa che mi è successo. Ero ospite di miei amici a Barnstaple, era il giorno di Natale e la famiglia che mi ha ospitato è stata invitata a casa di loro amici per scambiarsi gli auguri, e hanno deciso di portarmi con loro. Non appena arrivato sono stato accolto calorosamente, e anche se queste persone non mi conoscevano e non avevano mai parlato con me, mi hanno comprato un regalo (una scatola di "pick and mix"). Io sono rimasto molto colpito dal gesto, e sono sicuro che qui in Italia molto probabilmente non sarebbe successo. La famiglia che mi ha ospitato mi ha anche fatto diversi regali per Natale, e di questo gli sarò sempre grato. Perciò mi sento di dire che nel Devon vivono persone fantastiche.

Il cibo. La contea è famosa per la produzione di un ottimo gelato atrigianale (eppure non tanto buono quanto quello italiano, quello vero intendo). Inoltre, essendo piena di piccoli villaggi di pescatori, vi consiglio di assaggiare il "fish and chips" in un posto tipico - a South Molton lo fanno buonissimo. Per il resto la cucina è quella tipicamente inglese! Se invece amate la carne, allora dovreste provare una grigliata cucinata in uno dei pub della contea: sono bellissimi, arredati con camino e pareti di legno e la birra è favolosa.

Ci sarebbe ancora molto di cui parlare, ma non voglio dilungarmi oltre. Spero di avervi fatto incuriosire e se anche una sola persona sceglierà di visitare il Devon grazie a questo articolo, allora avrò fatto il mio dovere!

venerdì 14 dicembre 2012

Political Controversies

It's been a while since I last wrote on my blog, and I suppose it's because of the ton of work which education at university requires; other than that, yes, I am still alive!

However, today I would like to write about polical controversies in Italy: this time the whole article will be in English because here in Italy we all know what the sory is like. But still, first of all I feel obliged to say something about what I am going to talk about.
I do not intend to sound rude towards my native country, if I criricise it it's because, in any case, I love it.

Well, as you might have heard, our Prime Minister Mr. Mario Monti is likely to resign as soon as the Parliament will approve the financial bill regarding the Italian public debt, a bill which is supposed to describe the annual balance sheet and find a solution to the econimic crisis that has been striking "il Bel Paese" since 2008. But the question is: why does he want to resign? In fact, the situation is quite strange.

Mario Monti became Prime Minister just over a year ago, after Mr. Silvio Berlusconi decided to resign because he could not count on a strong majority in Parliament. Well, that majority is likely to carry a motion of no confidence against Monti and it is strange because of a weird coincidence: a few days ago Berlusconi declared that he will run for office one more time.

As far as we know, the election will be held in February, and the PDL (Berlusconi's political party) has decided not to change its leader. But the point is, will he be re-elected (this would be the sixth time)?
Will his charisma make him win again? Well, according to what the Italians think and what we hear on TV he is not likely to win one more time. Italy wants to change, we want to be represented by someone different, someone we can trust, even if nowadays it seems to be really difficult to believe in politics and politicians in a country like ours.

And yet, we cannot be sure; it will be up to the Italians to make the decision; if we will be strong enough to risk then we might see a new Prime Minister in February, but if we don't (this is my personal angle of view), Italy will probably collapse just like Greece: and it would be an enormous shame.

In the meantime, the whole EU is looking at Italy, waiting for the decision that could change our future.

domenica 2 settembre 2012

THE IMPACT OF HIGHER EDUCATION FEE INCREASES

Riallacciandomi al Post precedente, colgo l'occasione per discutere qual è stato l'impatto che l'incremento dei costi delle tasse universitarie in Inghilterra ha avuto sugli "applicants" non tanto europei, quanto inglesi.

Il "The Guardian", un illustre giornale inglese, afferma che "A band of English universities charging higher tuition fees have suffered steep drops in applications for study this September, according to official figures." 
Ovvero, secondo i dati ufficiali (pubblicati da UCAS), una serie di università inglesi che ha applicato l'aumento nel costo delle tasse ha riscontrato una forte diminuzione quanto alle domande di ammissione per questo Settembre.

Quest'anno infatti il numero di inglesi che hanno inoltrato la domanda di ammissione per l'università è sceso del 10% rispetto all'anno precedente. In alcune università, come la "University for the Creative Arts", il numero di aspiranti stedenti è diminuito addirittura del 29.2%. 
L'università di Cambridge è stata l'unica a riscontrare un aumento del 2% nelle domande di ammissione, forse perchè molti studenti hanno puntato alla qualità dell'insegnamento rispetto all'abbordabilità economica dello stesso.
Persino l'università di Oxford ha riscontrato una diminuzione nelle domande dello 0.6% rispetto all'anno precedente.

Penso che questi dati debbano far pensare; l'educazione per sua stessa definizione dovrebbe essere garantita a tutti, senza distinzioni sociali ed econimiche. Ebbene, guardando i dati riportati ci si dovrebbe forse rendere conto che quello che sta accadendo è diametralmente opposto: i ricchi come sempre studieranno, i poveri (ma non solo, anche la classe media a questo punto) invece non avranno questo privilegio, o se comunque lo avranno, riscontreranno seri problemi quanto alle modalità di ripagamento.

Refering to my last article, I would like to seize the opportunity to discuss what has been the impact of higher education fee increases in England on student applicants, both English and Europeans.

"The Guardian" says that ""A band of English universities charging higher tuition fees have suffered steep drops in applications for study this September, according to official figures." 
In fact, the total number of applicants to all British universities has fallen by 7.7%, with a 10% drop in the number of English applicants, according to UCAS. The University for the Creative Arts, for example, had the streepest drop in applicants: a decline of 29.2%.
The University of Cambridge has been the only one which has experienced an icrease of 2% in student applications, probably because many families are taking into account teaching quality rather than economic education.
Even the number of candidates for Oxford declined by 0.6% compared to last year.

I personally think that these figures should make us think more; education is supposed to be guaranteed to everyone, without social or economic distinctions. And yet, looking at the figures in this article we should understand that this is not happening: the rich ones will be able to study as ever, whereas the poor ones (and even the middle class, I believe) will not have this privilege, and even if they will, they will also face serious problems in paying the debt back.

venerdì 31 agosto 2012

"UCAS Application"

Innanzitutto, vorrei spiegare per chi fosse interessato, come completare una domanda di iscrizione in un'università del Regno Unito.
Per tutti coloro che volessero intraprendere un percorso di studi universitari in Inghilterra, Galles, Scozia o Irlanda del Nord l'iter da superare è lungo e abbastanza complesso, perché inizia da Settembre dell'anno accademico che precede l'inizio dei corsi universitari, quindi tenterò di essere il più chiaro possibile.

All'inizio potrebbe sembrarvi impossibile, ma vi assicuro che una volta dentro le cose si semplificheranno molto.
Inizio col dire che il punto di riferimento per chi volesse studiare in un'università in UK è il sito UCAS (Universities and Collages Admission Service) ed è praticamente l'organizzazione che riceve tutte le domande d'iscrizione da parte degli studenti britannici e/o europei per poi inviarle alle varie università.

Il primo passo è quello di iscriversi al sito, dopodiché a partire dal 15 Settembre dell'anno accademico precedente (per capirci meglio: se il vostro corso inizia a Settembre 2012, le domande di ammissione devono essere inoltrate da Settembre 2011), dovrete prima di tutto scegliere il vostro corso di studi (medicna, giornalismo, ingegneria ecc.) e poi scrivere una "lettera di presentazione" in inglese chiamata "personal statement" - il personal statement è molto importante perché deve essere in grado di catturare l'attenzione dell'università in modo tale da assicuravi un'offerta ( più avanti spiegherò anche cos'è un' offer ).
All'interno del personal statement dovrete scrivere perché avete scelto quella specifica facoltà, perché volete studiare all'estero, cosa sapete fare, quali sono state le vostre esperienze lavorative ( se ne avete avute ) e la cosa più importante: perchè dovrebbero prendere proprio voi. Quindi tentate di sembrare convinti e determinati!

La seconda cosa da fare è quella di chiedere a un vostro insegnante di scrivere per voi una "lettera di raccomandazione" che gli inglesi chiamano "reference letter", la lettera deve naturalmente essere in inglese (so benissimo che trovare un insegnante italiano che sappia parlare bene inglese è un'impresa ardua!) e nel caso non riusciste a trovarlo dovrete chiedere ad un traduttore professionista di tradurre per voi la lettera.
Ad ogni modo la reference letter dovrà includere il vostro andamento scolastico nel corso degli anni, le vostre capacità accademiche ed un "ipotetico" voto che otterrete all'esame di Stato (mi raccomado chiedete ai vostri insegnanti di essere generosi e di mettere in risalto tutte le vostre qualità!)

Ebbene, tutte queste cose devono essere pronte entro e non oltre il 15 Gennaio del vostro anno accademico.
Quando tutto sarà pronto avrete la possibilità di scegliere fino a 5 università alle quali fare la domanda di ammissione.
Ci sono però delle eccezioni: le domande presso le università di Cambridge, Oxford e per i corsi di medicina, veterinaria e legge devono essere fatte entro il 15 Ottobre (vogliono l'esclusiva!). Inoltre non è possibile fare richiesta sia a Cambridge che a Oxford, ma solo ad una delle due.

Una volta scelte le università ed inviati i vari documenti di cui ho già parlato, dovrete aspettare che queste vi rispondano, cosa che faranno entro e non oltre il 15 Marzo. Le risposte possono essere tre: "Conditional Offer", "Unconditional Offer" e "Unsuccessful Application".

Conditional Offer: questa è l'offerta che solitamente fanno se sono interessati a voi. In questo caso l'università in questione decide di offrirvi il posto se soddisferete alcuni requisiti accademici che dipendono dal prestigio dell'università scelta (un certo voto all'esame di Stato, un certo voto in una o più materie, un certo voto nell'esame di inglese che dovrete sostenere). Se quindi alla fine dei vostri esami avrete ottenuto ciò che vi chiedono (e se avete anche abbastanza soldi per studiare in Inghilterra!) potrete affermare di essere rientrati.

Unconditional Offer: come potete anche dedurre dal nome, questa è un'offerta senza condizioni, ovvero se la ricevete siete dentro! Ahimè però, non vi faranno mai un'offerta del genere se non avete un diploma; infatto questo tipo di offerta viene fatta a chi durante l'application invia anche il voto ottenuto nell'esame di Stato (ad esempio studenti che decidono di prendersi un anno di "otium contemplativo" per vari motivi ed inoltrano le domande di ammissione quando hanno già ottenuto il diploma.

Unsuccessful Application: se doveste mai ricevere questa risposta dalle università (e non ve lo auguro) significa che putroppo queste non possono offrirvi un posto, o perché sono sature oppure perché non sono interessate a voi.

N.B. Alcune università (ad esempio Cambridge, Oxford, la UCL a Londra e così via) prima di offrirvi un posto potrebbero chiamarvi per una "interview" nella quale testeranno il vostro livello di conoscenza nel settore che andrete a studiare. Solitamente dovrete andare nell'università per sostenere l'intervista, ma se non avete questa possibilità potrebbero accettare di farla via Skype.

Quindi, una volta ottenute le varie risposte, sarà vostro compito scegliere le due università che vi hanno inviato una Conditional Offer e che vi interessano maggiormente. Dovrete fare una "firm choice" ossia una prima scelta che è generalmente quella che vi chiede di più, e una "Insurance choice"  ovvero una "scelta di assicurazione" nel caso non doveste soddisfare i requisiti della firm choice.

Una volta completato il tutto, sarà bene che vi mettiate a studiare per soddisfare i requisiti accademici delle vostre università! Qualche numero: è rarissimo che le università inglesi chiedano meno di 80 all'esame di Stato per essere ammessi, e le migliori non chiedono mai meno di 90. Io ad esempio ho ricevuto cinque Conditional Offers e due di queste mi hanno chiesto di prendere minimo 90 agli esami (la London City University e la University of Hertfordshire). Per quanto riguarda Cambridge ed Oxford invece, queste solitamente chiedono intorno al 95.
Nel caso non soddisfaste i requisiti accademici delle vostre offerte, è bene che mandiate comunque i vostri risultati alle università prese in considerazione in quanto potrebbero riconsiderare i loro requisiti nel caso avessero posti liberi (infatti un mio amico inglese che studia Lingue Moderne presso l'università di Cambridge anche non avendo ottenuto tutti i voti richiesti è stato preso comunque, quindi non scoraggiatevi!).

English language entry requirements:

come ho già spiegato, tutti coloro che non parlano inglese come prima lingua dovranno sostenere un'esame di inglese accademico che certfichi la loro conoscenza della lingua. Gli esami riconosciuti sono due: l'IELTS (International English Language Testing System) ed il TOEFL.
Qui vi darò informazioni sull'IELTS perché è l'esame che io ho sostenuto ed avendolo fatto posso dirvi come è strutturato e il livello di difficoltà.

Innanzitutto esistono due versioni di questo esame, c'è la sessione di "general English" e quella di "academic English". Se volete studiare in un'università in cui si parla inglese dovrete scegliere la sezione accademica, perchè quella generale non è riconosciuta.
L'esame si compone di quattro parti: Listening, Reading, Writing and Speaking che vengono esaminate tutte nello stesso giorno. La complessità dell'esame è sicuramente proporzionale al livello di inglese, ma posso assicurarvi che non è un'esame semplice; i brani di lettura e di ascolto sono solitamente tratti da lezioni universitarie, conferenze e così via, mentre nella writing vi verrà chiesto di comporre due brani, il primo in cui dovrete descrivere un grafico aziendale o un grafico che proviene da qualche statistica, mentre nel secondo vi verrà dato un "Topic" di cultura generale (ricordo che nel mio secondo brano ho dovuto parlare delle nuove tecniche di agricoltura biologica). La speaking, infine, tratterà di vari argomenti. Vi dovrete presentare, l'esaminatore vi farà qualche domanda personale, e poi vi verrà chiesto di parlare di un argomento scelto a caso (il mio era: come migliorare il turismo internazionale in Italia, e cosa ne pensi del sistema educativo italiano).

I risultati arriveranno via posta dopo due settimane: l'IELTS non prevede voti, ma "bande" che vanno da 1 a 9 in base al vostro livello. In ogni parte riceverete una banda di giuduzio, ed infine verrà calcolate il vostro "overall band score". 
Le università inglesi richiedono, generalmente, da 6 a 7 in tutte le parti in base al corso da voi scelto (a me avevano chiesto un overall band score di 7 con nessuna parte inferiore a 6.5); naturalmente le facoltà umanistiche chiederanno di più rispetto a quelle scientifiche in cui l'uso della lingua è secondario. Per chiarire le idee un 7 all'IELTS equivale ad un livello C1 di inglese (l'Advanced dell'ESOL) anche se un rapporto perfetto è impossibile in quanto l'IELTS è un esame di inglese accademico, e non generale - per questo penso che valga qualcosa in più!

I costi:

è bene che voi sappiate che dall'anno accademico 2012/13 (ossia quello che inizierà questo Settembre) il costo delle tasse universitarie verrà triplicato rispetto all'anno precedente. Se infatti uno studente l'anno scorso pagava 3000£ per studiare in un'università inglese, chi inizia quest'anno ne dovrà pagare ben 9000£! Al costo delle tasse universitarie deve anche essere aggiunto quello dell'affitto (alla City io avrei dovuto pagare 7581£ per 42 settimane di affitto, circa 1000 euro al mese).
Ad ogni modo, per quanto riguarda le tasse c'è la possibilità di far richiesta di un "tuition fee loan", ovvero un prestito d'onore che viene ripagato a rate nel momento in cui l'income (lo stipendio annuale) dello studente supera le 21000£ annue. Il pagamento consisterebbe nel dare il 9% di ogni guadagno superiore a 21000£ (se ad esempio guadagnassi 25000£ all'anno, dovrei ridare allo stato il 9% di 4000£). Il prestito dovrebbe essere garantito a tutti ma non è così, infatti a me non l'hanno dato a causa, molto probabilmente, del reddito della mia famiglia; è comunque consigliabile tentare!
In questo caso la vera questione è: voglio o non voglio avere un debito con lo stato inglese per tutta la vita per garantirmi un'educazione universitaria? Ognuno è libero di scegliere!


Con questo penso di aver coperto tutti i punti salienti quanto ai procedimenti per essere ammessi in un'università inglese; spero vi interessi e cosa dire, se volete intraprendere questa strada vi auguro buona fortuna!

giovedì 30 agosto 2012

Le migliori "presentazioni"


Questo blog nasce da una delusione, quella di non poter studiare giornalismo a Londra non perchè non sia abbastanza bravo per essere lì, ma semplicemente per non aver soddisfatto i requisiti economici che l'educazione in UK comporta.
Per questo motivo ho deciso di creare un "angolo" in cui poter condividere le mie esperienze inglesi, ed anche per rimanere in contatto con una cultura e con una lingua che tanto mi affascinano.
Fortunatamente nei mesi trascorsi a Londra o in Inghilterra in generale ho conosciuto molte persone che hanno contribuito ad ampliare la mia conoscenza del loro mondo ( loro, perchè vi assicuro che v'è molta differenza dal nostro).
Così, con un pò d'amarezza e di delusione, ma con tanta voglia di andare avanti lungo una nuova strada, inizio quest'esperienza che spero vi interesserà tanto quanto è interessata ed interessa ancora oggi me.

Con questo vi saluto e vi ringrazio, se lo avete fatto, di aver letto!

Stefano Carulli